Leonardo Cabizza
Настоящее имя: Leonardo Cabizza
Об исполнителе:
LEONARDO CABIZZA (singer and guitar player of Sardinian folklore) (cantante e chitarrista, Cantu a Chitarra) Leonardo Cabizza was one of the greatest characters (singer and guitar player) of Sardinian folklore "song accompanied by guitar" (Cantu a chitarra). For his prestigious talent, for the imprint he left with his style, but also for having contributed to the affirmation of this tradition. Born in Bulzi in 1924, Cabizza was introduced to Sardinian singing by his father Antonio Giovanni, an expert cantador and guitarist, who had noticed that his son's voice, still young, was well-tuned, of remarkable expression and power. The proof of his skill and personality is not long in coming: when he was about twenty years old he took part in some competitions, always solicited and supported by the trust and competence of his father. And the result is one of the most promising. A result that becomes the basis of a luminous career that will last over fifty years. With a fee of 300 lire (about € 0.15) and the convinced applause of a large audience, in San Giovanni di Salajos, a hamlet of Castelsardo, an unbroken series of brilliant performances takes off that will make Leonardo Cabizza one of the most successful cantadores (singers of Cantu a chitarra "song accompanied by guitar") and requested from Sardinia. It was June 24, 1945, Cabizza's Sardinian guitar song tries to make us forget, as soon as possible, the painful disasters of the Second World War and also the hardships of work, the daily miseries that pastors and peasants, in particular, have to face every day. On the day of his debut he had Giuseppe Pusceddu by his side, accompanied on guitar by Antonio Fiori, known Manzella, of Castelsardo. Not many years pass and here, in 1951, he gets his first important official recognition. During the Sassari August, in the competition reserved for cantadores, Leonardo Cabizza was awarded the first prize, in front of Ciccheddu Mannoni, Francesco Cubeddu and Antonio Desole. All cantadores were accompanied on guitar by Adolfo Merella. In 1954 he was called to represent Sardinia at Campanile d'Oro, a RAI radio broadcast conducted by the well-known presenter Mario Riva, with the direction of Silvio Gigli. Leonardo Cabizza puts all his charisma into play, all his cantador skills, and in the end he takes second place, allowing Sardinia to precede many Italian regions. Also as a representative of Sardinia, in the same year he participated in the Twenty-fourth hour, an interregional folk competition organized by Rai. And here too there is considerable success. But before that, in 1954, Leonardo Cabizza participated in a folkloristic evening organized at the Verdi cinema in Sassari, presented by Renato Sciascia, during which he did not fail to impose himself on the attention of the large audience by proposing his formidable Muttos. But even in Cagliari, during a regional singing event, Cabizza manages to get excited and thrill the audience. Among his most important stages, we also mention Turin. Where he participated with his by now proven skill, in the framework of the folk events organized for Italia '61, with the presentation of the well-known presenter Enza Sampò. One of the experiences that most characterized him was certainly the formation of the Quartetto Logudoro folk group, which included, together with him, also Maria Teresa Cau, guitarist Aldo Cabizza and accordionist Antonio Ruiu. It was a formation, that of the Logudorese Quartet, of great depth and consideration throughout the island; for many years it was the most interesting novelty, for this required by all the village committees. The sensitivity of Cabizza then represented a further positive note, which emerged in the face of the tragedies of the people. In fact, in Udine, he took part in some charity evenings to raise funds for the Friuli earthquake victims. Finally, the discography of Leonardo Cabizza was truly prolific. Starting in 1952, the year in which he recorded his first long-playng for Phonit Cetra, in Turin, and then continued with the Voce del padrone, in Milan, then with Vis radio, in Naples and ending with Italmusica, in Milan, in 1971. Altogether, along with numerous radio and television participations, his production of cantadore boasts 96 discs and dozens of cassettes. With its public performances - over 5000 - it has trodden the whole island, but also different places outside Sardinia and abroad. (Leonardo Cabizza è stato uno dei più grandi personaggi del canto sardo a chitarra. Per il suo prestigioso talento, per l'impronta che ha lasciato con il suo stile, ma anche per aver contribuito all'affermazione di questa tradizione. Nato a Bulzi nel 1924, Cabizza viene iniziato al canto sardo dal padre Antonio Giovanni, esperto cantadore e chitarrista, il quale aveva notato che la voce del figlio, ancora giovane, era ben intonata, di notevole espressione e potenza. La controprova della sua bravura bravura e personalità non tarda ad arrivare: quando aveva circa vent'anni partecipa infatti ad alcune gare, sempre sollecitato e sostenuto dalla fiducia e dalla competenza del padre. E il risultato è dei più promettenti. Un risultato che diventa la base di una luminosa carriera che durerà oltre cinquant'anni. Con un compenso di 300 lire e gli applausi convinti di un folto pubblico, a San Giovanni di Salajos, frazione di Castelsardo, decolla una serie ininterrotta di brillanti prestazioni che faranno di Leonardo Cabizza uno dei cantadores più affermati e richiesti della Sardegna. Era il 24 giugno del 1945, il canto sardo a chitarra di Cabizza cerca di far dimenticare, prima possibile, i disastri dolorosi della seconda guerra mondiale e anche le fatiche del lavoro, le miserie quotidiane che pastori e contadini, in particolare, devono affrontare ogni giorno. Nel giorno del suo esordio aveva al suo fianco Giuseppe Pusceddu, accompagnati alla chitarra da Antonio Fiori, noto Manzella, di Castelsardo. Non trascorrono molti anni ed ecco che, nel 1951, ottiene il suo primo importante riconoscimento, ufficiale. Durante l'agosto sassarese, nella gara riservata ai cantadores, a Leonardo Cabizza viene assegnato il primo premio, davanti a Ciccheddu Mannoni, Francesco Cubeddu e Antonio Desole. Tutti i cantadores erano accompagnati alla chitarra da Adolfo Merella. Nel 1954 viene chiamato a rappresentare la Sardegna a Campanile d'oro, una trasmissione radiofonica della Rai condotta dal noto presentatore Mario Riva, con la regìa di Silvio Gigli. Leonardo Cabizza mette in campo tutto il suo carisma, tutta la sua bravura di cantadore e alla fine consegue il secondo posto, consentendo così alla Sardegna di precedere molte regioni italiane. Sempre come rappresentante della Sardegna, nello stesso anno partecipò a Ventiquattresima ora, un concorso folkloristico interregionale organizzato dalla Rai. E anche qui consegue un notevole successo. Ma prima ancora, nel 1954, Leonardo Cabizza partecipa a una serata folkloristica organizzata al cinema Verdi di Sassari, presentata da Renato Sciascia, durante la quale non manca di imporsi all'attenzione del numeroso pubblico proponendo i suoi formidabili Muttos. Ma anche a Cagliari, durante una manifestazione canora regionale, Cabizza riesce ad esaltarsi e ad appassionare il pubblico presente. Fra le sue tappe più importanti, ricordiamo anche Torino. Dove partecipò con la sua ormai collaudata bravura, nel quadro delle manifestazioni folk organizzate per Italia '61, con la presentazione della nota conduttrice Enza Sampò. Una delle esperienze che lo hanno più connotato è stata certamente la formazione del gruppo folkloristico Quartetto Logudoro, del quale facevano parte, insieme a lui, anche Maria Teresa Cau, il chitarrista Aldo Cabizza e il fisarmonicista Antonio Ruiu. Fu una formazione, quella del Quartetto logudorese, di grande spessore e considerazione in tutta l'isola; per molti anni rappresentò la novità di maggiore interesse, per questo richiesta da tutti i comitati paesani. La sensibilità di Cabizza ha rappresentato poi un'ulteriore nota positiva, emersa di fronte alle tragedie della gente. Partecipò infatti, a Udine, ad alcune serate di beneficienza per raccogliere fondi a favore dei terremotati del friuli. La discografia di Leonardo Cabizza, infine, è stata davvero prolifica. A partire dal 1952, anno in cui registrò il suo primo long-playng per la Phonit Cetra, a Torino, per poi proseguire con la Voce del padrone, a Milano, quindi con la Vis radio, a Napoli e per finire con la Italmusica, a Milano, nel 1971. Complessivamente, insieme a numerose partecipazioni radiofoniche e televisive, la sua produzione di cantadore vanta 96 dischi e decine di musicassette. Con le sue esibizioni pubbliche -oltre 5000- ha calcato tutta l'isola, ma anche diverse località fuori della Sardegna e all'estero. Info: http://www.cantosardoachitarra.it